“Cosa vuole la donna?” è, come sappiamo, l’ignoranza in cui Freud rimane fino alla fine, nella cosa che egli ha messo al mondo. Quel che donna vuole, oltre ad essere ancora al centro cieco del discorso analitico, comporta di conseguenza che la donna sia psicoanalista-nata (cosa evidente da come dettano legge in analisi le donne meno analizzate).
“Allocuzione sulle psicosi infantili“, Altri scritti, p. 366
Il desiderio femminile resiste e anima il desiderio di Freud, come quello degli analisti dopo di lui. Se non si rende conto di questo, diventa un punto cieco, come dimostra la convinzione della donna come psicoanalista-nata. Credendo di sapere cos’è una donna e prendendosi per lei, alcune arrivano addirittura a voler governare la psicoanalisi.
Traduzione di Roberta La Barbera